Il messaggio criptico nei simboli dell'Annunciazione di Recanati
La Annunciazione di Recanati fu realizzata da Lorenzo Lotto intorno al 1534
Ora è conservata nel Museo civico Villa Colloredo Mels a Recanati.
Deve il suo nome al fatto che i suoi committenti furono probabilmente gli iscritti alla Confraternita dei mercanti di Recanati, per adornare l'altare del loro oratorio.
La scena si svolge in una stanza, la camera da letto della Vergine.
Vediamo a destra l'arcangelo Gabriele inginocchiato, mentre tiene in mano uno stelo di gigli bianchi, simbolo di purezza di Maria.
Con l'altra mano alzata, mentre annuncia alla Vergine la volontà del Padre Eterno, le indica la Sua presenza.
Il Padre Onnipotente, in alto, su una nuvola, ha appena richiuso le mani da cui ha effuso lo Spirito Santo su Maria, rendendo questa vergine intatta e immacolata, Madre di Se stesso.
Comprendiamo che l'Incarnazione è appena avvenuta grazie al valore simbolico dei colori.
Innanzitutto l'Eterno indossa un mantello rosa.
La veste rosata è un potente simbolo di forza e purezza, di energia e incorruttibilità, di amore e innocenza, di energia e bene assoluto e incontaminato. Nasce infatti dal rosso, colore simbolo di passione, potere e vitalità estrema e dal bianco, simbolo di candore, perfetta limpidezza e luce.
Sono stati rappresentati con vesti di tale colore alcuni grandi personaggi biblici maschili, come Dio Padre, Gioacchino, padre della Vergine Maria o talvolta san Giovanni Battista. Infatti il rosa nell'antichità ha sempre avuto una connotazione prettamente maschile, usato quando si voleva evidenziare tali caratteristiche spirituali ed è stato solo molto recentemente, nel XIX secolo, connotato come colore femminile.
Anche Maria indossa qui una veste rosa, che allude alla sua condizione di "piena di Grazia", rivestita dall'essenza divina e ricolma di Spirito, e al suo essere ormai divenuta Madre di Dio.
La veste rosa è legata da una cintura azzurra. La cintura, usata nella simbologia cristiana, evoca la castità e la gestazione. Maria ha fra i suoi titoli anche l'appellativo di "Cinturata" per sottolineare la sua maternità virginale quando portava in grembo il frutto dello Spirito Santo. La cintura con il suo colore evoca la trascendenza che ha avvolto Maria, così come il manto che la protegge e la trasforma. Il rosso, nelle sue vesti simboleggia la sua condizione umana e prefigura il sacrificio di sangue che attende la creatura che porta nel grembo.
Anche il Padre è cinto da una fascia azzurra che sottolinea come il concepimento sia stato casto, avvenuto attraverso la prodigiosa energia vitale dello Spirito santo che Egli ha appena effuso su Maria, come un raggio di sole che trapassa il vetro senza spezzarlo e feconda il seme all'interno del vaso mistico. Il colore rosso della sua veste allude al sacrificio di sangue che Egli, Verbo fatto carne, nella persona del Figlio, dovrà effondere per amore del genere umano.
L'Onnipotente appare mentre varca con la Sua persona una balaustra pergolata che cinge la camera della Vergine, dividendola da giardino curato e fiorito all'esterno.
Questa azione rimanda ancora una volta alla perpetua verginità di Maria, resa Madre di Dio per opera dello Spirito.
"Mi condusse poi alla porta esterna del santuario dalla parte di oriente; essa era chiusa.
Mi disse: «Questa porta rimarrà chiusa: non verrà aperta, nessuno vi passerà,
perché c'è passato il Signore, Dio d'Israele.
Perciò resterà chiusa.
(Ez 44,1)
Il giardino esterno è chiaro riferimento all'[...] GUARDA IL DOCUMENTARIO E SCOPRI IL SEGUITO
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