Simboli e significati del Trionfo della Morte di Giovanni Battista Della Rovere
Il Trionfo della Morte, detto anche «Specchio della vita umana» fu realizzato nel 1627 da Giovanni Battista Della Rovere . Il dipinto proviene dalla chiesa di San Francesco d’Assisi di Torino e si trova ora museo Diocesano di del capoluogo piemontese.
L'opera, suo malgrado profetica, fu realizzata alla vigilia della grande peste manzoniana del Seicento, che afflisse l'intera l’Europa con milioni di morti ed è una potente allegoria della brevità della vita.
In alto, sopra il timpano, si trovano due putti in lacrime che rovesciano e spengono le fiaccole della vita. Una clessidra, simbolo del tempo, sta per essere infranta da un pesante masso sostenuto da due braccia scheletriche.
Nell'opera si riconoscono le tre Parche.
Le Moire, figlie di Zeus, anche note come Parche, stabilivano il destino degli uomini attraverso la metafora della vita vista come un “filo”.
Sono tre e i loro nomi sono :
* Cloto (dal greco κλώϑω “io filo”) e raffigurava colei che iniziava a filare quindi stabiliva la nascita dell’individuo.
* Lachesi (dal greco λαγχάνω “ho per mezzo della sorte”) che aveva l’incarico di stendere il filo e quindi, di presiedere alla vita dell’individuo.
* Atropo (dal greco ἄτροπος “inesorabile, immutabile” ma anche α -τροπή “senza via di scampo”), a lei spettava il compito di [...]
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